In Piemonte c’è un territorio molto famoso e ricco di tradizione: le Langhe.
Le Langhe si estendono nella zona del basso Piemonte, tra i comuni di Cuneo ed Asti: il territorio ricco di colline, vigneti, valli e boschi regala eccellenze enogastronomiche come il rinomato Tartufo Bianco d’Alba e il pregiato vino Barolo.
La regione conta altri vini, tra i quali Il Dolcetto, La Barbera e il Nebbiolo, varietà dalla quale si ottiene il famoso vino Barolo.
Nascita del Barolo
Possiamo definire il Barolo come il vino piemontese per eccellenza. La storia del Barolo è molto antica e comincia ben 2500 anni fa quando vennero impiantati i primi vigneti. Nel Medioevo, invece, abbiamo le prime citazioni dell’uva Nebbiolo e della sua coltivazione mentre nel 1751 alcuni diplomatici piemontesi cominciarono a far conoscere il Barol, precursore del moderno Barolo.
È nel 1830 che abbiamo la nascita del vino nostrano, ormai conosciuto in tutto il mondo, grazie a Camillo Benso di Cavour, all’enologo Louis Oudart e ai Marchesi Falletti. Questi ultimi acquistarono delle terre ad Alba e, grazie all’aiuto di Oudart e del conte di Cavour, nonché all’ausilio di famose tecniche utilizzate già per i vini francesi, cominciarono i primi esperimenti. Nacque così il Barolo, un vino talmente pregiato da conquistare immediatamente anche il palato di Carlo Alberto di Savoia.
Ricordiamo che, come abbiamo già accennato, il Barolo viene prodotto solo nelle Langhe, in particolare in 11 comuni poco più a sud di Alba e che l’uva usata è esclusivamente quella dei vitigni Nebbiolo.
Non solo nel calice: il salame al Barolo
Una deliziosa specialità piemontese associata a questo vino è il salame al Barolo.
È un salame crudo che viene prodotto con i tagli nobili del maiale, impiegando esclusivamente carni italiane, e insaporito proprio con il vino Barolo oltre alle spezie. La carne viene quindi fatta riposare e macerare prima di essere insaccata in un budello naturale. Dopo essere stato legato a mano viene fatto stagionare lentamente in celle a temperatura e umidità controllata. L’attenzione ad ogni minimo particolare in tutte le fasi di produzione regala un profumo ed un sapore inconfondibile che rendono questo salame una specialità davvero prelibata.
Al taglio si presenta a grana grossa ed è ottimo accompagnato da un buon pane casereccio.
La vendemmia in Piemonte
La vendemmia in Piemonte avviene verso la fine dell’estate, quando i vigneti presentano l’uva da vino più matura. Si comincia tra fine agosto ed i primi di settembre con le varietà più precoci, per poi finire con il Nebbiolo ad inizio ottobre. È molto importante sottolineare che ogni raccolto non sarà mai uguale all’altro, ogni annata ha una sua caratteristica unica e irripetibile: tutto dipende da Madre Natura. Pur essendo sempre gli stessi vigneti, ogni anno, i sapori ed i profumi saranno diversi.
Molti anni addietro, come tradizione voleva, la raccolta delle uve veniva fatta a mano, così come la pigiatura degli acini che venivano messi all’interno della bigoncia e poi “schiacciati” a piedi nudi. Oggi, ovviamente, la tecnologia ha fatto passi da gigante sia in vendemmia che in cantina, ma per questi vini il rispetto delle tradizioni è un tassello fondamentale e la raccolta delle uve in vigna viene tutt’ora svolta manualmente.
La vendemmia non è solo la produzione di vino. La vendemmia è soprattutto tradizione. È quasi una festa e, ancora oggi, nei campi risuonano risate e canti tradizionali per la raccolta. Una gita con degustazione in qualche vigneto è sicuramente il modo migliore per godere appieno della cultura enologica italiana.