1935

In un periodo storico molto complesso, dominato dall’incertezza del primo dopoguerra, Carlo Alessandria e la moglie Maria Teresa, spinti dalla forte voglia di fare, dettata anche dalle ristrettezze economiche del tempo, inaugurano una piccola salumeria di paese in località San Rocco di Cherasca, ad Alba. Ha inizio così la storia della famiglia Alessandria, il cui nome si fa presto conoscere anche nelle colline limitrofe, da dove sempre più gente giunge per acquistare le loro eccellenze.

Anni ’40

Con l’aumentare delle vendite, la salumeria si trasferisce a Ricca d’Alba, sotto il comune di Diano d’Alba, a pochi passi dalla vecchia bottega.

Nel tempo, con la volontà di soddisfare la crescente richiesta, Carlo e la moglie costruiscono un capannone nel retrobottega adibito alla macellazione di suini provenienti esclusivamente da allevamenti locali. L’obiettivo è produrre tutti i salumi venduti. È così che nasce il Salumificio Alessandria.

Anni ’60 -’70

Con la continua crescita delle vendite, inizia la distribuzione dei prodotti anche all’ingrosso.

Nel 1967 c’è la necessità di cambiare veste alla vecchia bottega e far nascere così il Salumificio Subalpino spa. Il nuovo nome è un richiamo al territorio delle Langhe, situato ai piedi della catena montuosa delle Alpi. In questi anni, i figli e una delle nuore di Carlo e Maria Teresa iniziano a lavorare nell’attività di famiglia, facendo anche delle consegne nei comuni limitrofi grazie a un piccolo furgone. I numerosi e prestigiosi premi ricevuti già in questo periodo testimoniano ampiamente l’impegno della famiglia e la qualità dei prodotti commercializzati.

1978

Il nome del Salumificio Subalpino è ormai conosciuto in tutto il Nord Italia, divenendo pertanto sempre più pressante la necessità di costruire un nuovo polo e rinnovare il parco mezzi così da spedire in tutta Italia.

L’area occupata è di circa 12.000 mq, di cui inizialmente 5.000 coperti: i nuovi ambienti permettono di macellare fino a 540 suini alla settimana e produrre un’ampia gamma di salami crudi e prosciutti cotti.

Pochi anni dopo, nel 1981, Carlo Alessandria muore improvvisamente, lasciando le redini del Salumificio Subalpino ai figli che, ormai ben avviati all’interno dell’azienda, subentrano al padre in modo eccellente.

Anni ’90

Al principio degli anni ’90 l’azienda decide di focalizzarsi sulla sola produzione di salumi, iniziando pertanto ad acquistare i tagli suini necessari da macelli locali e selezionati. Per adattare i locali alle nuove esigenze produttive, si procede a una nuova, ampia ristrutturazione, adibendo il fabbricato alla sola produzione di articoli di salumeria cotti e crudi, nel rispetto delle vigenti normative CEE. In questo periodo l’organico conta una trentina circa di addetti e l’area vendite interessa ormai tutto il territorio nazionale e qualche Paese comunitario.

Per soddisfare la crescente domanda, la gamma viene ampliata a circa cinquanta prodotti tra cotti e crudi. L’obiettivo è sempre e solo quello di produrre salumi di qualità, con materie prime accuratamente scelte e valide dal punto di vista nutrizionale, e, soprattutto mantenendo vivo il forte legame con il territorio delle Langhe.

Anni 2000

Da inizio anni 2000 ad oggi

Con l’intento di conquistare una nuova fetta di mercato, nel 2003 l’azienda ottiene la certificazione internazionale ISO 9001 sui Sistemi di Gestione per la Qualità (SGQ).

In questi anni, venendo a mancare entrambi i figli di Carlo Alessandria, a subentrare in azienda è la terza generazione, che fin da subito contribuisce a mantenere ben vivo il desiderio del nonno Carlo, ossia offrire a consumatori sempre più esigenti il miglior prodotto nel rispetto della tradizione. Serietà, moderne attrezzature e un severo controllo igienico-sanitario contraddistinguono e garantiscono la qualità dei prodotti sul mercato. Tutto secondo la più genuina cultura di Langa.

Gli anni passano e la passione per i salumi viene tramandata fino all’attuale quarta generazione. Ad oggi, l’azienda conta circa settanta prodotti eccellenti tra cotti e crudi, venduti sia in tutta Italia che in circa venti Paesi del mondo.